martedì 28 luglio 2009

Piccoli editori italiani (1)


Il piccolo mondo del fumetto italiano in questa estate inesperta mostra crepe e fratture che, se non mi sbaglio, potrebbero generare frane. Non svelerò nulla di nuovo, poiché sono temi all’ordine del giorno in internet.
Le questioni sono tre, due riguardano la casa editrice Star Comics, una la Panini Comics (ne parlo nel prossimo post) e hanno a che fare con un tema di cui ho già parlato qua e là e che è uno dei mali maggiori dell’editoria a fumetti italiana: la progettazione e la cura editoriale (ovvero la mancanza di esse).
Iniziamo da Star Comics.

È recentissima la notizia della chiusura anticipata di Trigger di Ade Capone. Del fumetto ho già parlato, evidenziando alcuni difetti strutturali della miniserie (di sei numeri) che sono alla base del suo insuccesso. Trigger chiude con il numero quattro, ovvero due numeri in anticipo rispetto alla previsione. Ridicolo? Direi di sì.
Il primo a lamentarsene è Ade Capone, che comunica il suo dispiacere con una malcelata amarezza nei confronti della casa editrice.
Qui i problemi sono due. Il primo è talmente evidente da rischiare di nascondersi all’ombra delle critiche: Trigger è una brutta miniserie. L’impianto, interessante, è banalizzato da una sceneggiatura e un concept anonimi e piatti. Per cui, il primo a dover fare mea culpa per l’insuccesso è Ade Capone. Quanti lettori hanno abbandonato la miniserie dopo la lettura dei primi due numeri? Sarebbe interessante sapere la curva delle vendite per sviluppare un ragionamento completo. Capone, nella sua comunicazione, tende a ridicolizzare la scelta Star Comics. Che io sappia, è la prima volta che accade per un’operazione del genere (produzione italiana) che l’editore perugino non mantenga i suoi impegni. I risultati sono così peggiori rispetto alle attese?
Quali che siano le vendite, tuttavia, è assurdo che una casa editrice non improvvisata non riesca a budgettizzare una produzione di sei uscite per portare a termine il lavoro. Non vi è nulla di peggio per intaccare la credibilità di un editore di chiudere una miniserie a più della metà del suo (breve) percorso. Qualcosa nella progettazione non ha funzionato. Credo che i punti siano quindi quattro: scarsa qualità del fumetto; poca fiducia di partenza nel progetto; difficoltà economiche complessive della casa editrice; vendite davvero risibili.
Aggiungo che non mi dispiaccio in assoluto della chiusura della miniserie. Progetti così deludenti non meritano altra sorte. Ma i segnali che si possono trarre non sono incoraggianti, da nessun punto di vista: del lettore, dell’editore, degli autori.

Star Comics è stata anche recentemente protagonista del più importante divorzio editoriale degli ultimi anni. Una faccenda che non è stata finora considerata in modo serio da nessuno (a eccezione del buon articolo di Ettore Gabrielli su LoSpazioBianco.it): i Kappa Boys hanno firmato un contratto con Giochi Preziosi per la pubblicazione di manga, interrompendo il sodalizio con la Star che ebbe inizio decenni fa. Sembra che sia stata proprio la Star a scaricare i Kappa. Perché?
La prima risposta potrebbe essere perché i Kappa Boys sono diventati troppo onerosi. La conoscenza, l’esperienza, la lunga collaborazione sono tutti elementi che fanno alzare il prezzo. Ma il gioco vale la candela? A prima vista il trattamento sembra macchiare la Star di un altro comportamento incomprensibile, se non scorretto. Ma anche qui, essere a conoscenza dei fatti è oltre le mie capacità.
Non prevedo acque tranquille per la Star Comics, e ancor meno per la sua credibilità, già intaccata anni addietro da assurde imprese editoriali nel campo della pubblicazione italiana di fumetti statunitensi.

Harry.

(continua)

83 commenti:

  1. Ciao Harry, sono Gianni Barbieri, sceneggiatore un tempo in forza alla Star Comics. La serie Samuel Sand a cui lavoravo fu chiusa al numero 7 nonostante fossero stati previsti e contrattualizzati 12 numeri. Idem per Hammer. Star Comics commercializza carta stampata, il che non ne fa un editore.

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  2. Ciao Gianni.
    è vero e ti ringrazio per la precisazione. ho semplificato troppo.
    mi riferivo in particolare alle ultime miniserie.

    e certo, programmare una miniserie di 12 numeri o di 6 numeri è cosa ben diversa. ricordo ancora il dispiacere per la chiusura anticipata di hammer, ma non posso non evidenziare che 12 numeri per un editore sono parecchi.

    ma immaginiamo cosa dovesse succedere se bonelli decidesse di chiudere in anticipo una mini come, per dire, caravan, a metà e senza soluzione del mistero che le sta alle spalle. da piangere.

    harry

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  3. non è stata la star a scaricare i Kappa, ma i Kappa a rispondere all'offerta di Giochi preziosi.

    la star a questo punto che doveva fare?
    un conto è avere come consulenti-collaboratori persone che al tempo stesso hanno una propria casa editrice, ma rivolta a un altro tipo di pubblico. un altro è avere in casa persone che lavorano con un concorrente che dice esplicitamente di voler produrre manga da edicola, andando contro il pubblico Star.

    Harry-Malcolm, come al solito sbagli la sequenza temporale.
    PRIMA abboccamenti giochi preziosi-kappa
    POI i kappa lasciano la Star
    POI la Star si ritrova senza Kappa.

    altro punto:
    se io ipotizzo un bidget di tot mila euri, su un venduto presuntivo di tot copie a numero, non ho nessun oblbigo morale di rispettarlo, se le vendite diventano un terzo di quello che ho previsto.

    se Trigger (alla resa dei conti), con un venduto X faceva perdere 10.000 euro a numero (cosa possibbilissima, se le vendite erano crollate), perché la star DOVEVA buttare altri 20.000 nel cesso, solo per un presunto "impegno morale", che alcuni sedicenti critici, o dei lettori decerebrati, ritengono esista?

    glieli dai tu i 20.000 euro, caro malcolm, per stampare i numeri 5 e 6?

    glieli danno i 10 lettori che si lamentano, e che magari nemmeno hanno cmmprato Trigger?

    sai cosa mi cnferma questa cosa, e i tuoi sermoni?
    che in italia sono tutti editori. con i soldi altrui.

    quando TU ti troverai di fronte alla decisione di dover buttare migliaia di TUOI soldi, pur di far uscire un fumetto, allora potrai parlare.

    io, alessandro bottero, posso parlare, perché per pubblicare TUTTO il progetto massacratore Remix, ho speso circa 9500 euro, incassandone in tutto circa 1000.

    quindi io so benissimo cosa significa rimetterci un sacco di soldi, per mantenere degli "impegni morali".

    e posso dirti che il mercato (critici esperti, lettori consapevoli, ecc,,,) di questi "impegni mantenuti" se ne sbatte.
    tra una settimana nessuno se ne ricorderà più.
    ma la sedicente critica online avrà avuto modo di produrre altri sermoni, su come fare gli editori.


    Alessandro bottero

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  4. Per Gianni: io (e mia moglie) rimpiangiamo ancora la chiusura di Samuel Sand! Per Trigger: condivido ampiamente le analisi sulla budgetizzazione, trovo francamente illeggibile Nemrod, e per Rourke,mah gli do ancora un numero di prova...

    BobFox

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  5. Bottero ha pienamente ragione. Come editore,il suo discorso non fa una grinza. Certi moralismi ridicoli sarebbe il caso di lasciarli, così come i falsi sdegni che sono stati sollevati un po' ovunque, serviti solo a gettare fango sulla casa editrice. Io direi di calmarci tutti. Non basta un singolo episodio per giungere a simili conclusioni. Chi non è senza peccato...

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  6. Bottero, pensa a concludere Strangers in paradise pocket(anche in perdita, coi soldi degli altri) e non rompere.

    Matteo

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  7. caro matteo, la Free concluderà Stranger in paradise pocket

    è uscito il 23, e la serie si concluderà col 27.

    così come ha già finito la pubblicazione di Stranger in PAradise a volumi.

    se poi invece vuoi farmi un processo alle intenzioni, liberissimo.
    tanto ormai chiunque ha una tastiera davanti si sente in grado di dire agli altri come si fa l'editore.

    io poi rompo quanto mi pare, perché su
    -trigger
    -ferrario
    -come si fa l'editore
    -come si fa il critico

    sento una marea di idiozie, e nessuno che osa dire che lo sono, solo perché a dirle sono le persone più "cool", che hanno un bel blog, o che arrivano e fanno gli "sgarbi" della situazione (vedi i topic su Comicus, per capire a chi mi riferisco), perché solo loro sanno come vanno le cose.
    magari gli stessi che dicono che batman ha ucciso il joker, bah...

    io dico quello che mi pare, perché i sedicenti "giornalisti" online del mondo del fumetto non sanno fare un giornalismo di inchiesta, nemmeno nella forma più elementare.

    se così fosse uno si sarebbe informato sulle TEMPISTICHE del divorzio kappa-star.
    si sarebbe interessato per sapere QUANDO erano stati contattati i Kappa.
    e avrebbe fatto due più due.

    invece qui di "giornalismo di indagine" nemmeno la puzza.

    solo fuffa.

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  8. odio generalizzare.

    per cui, @ bottero innanzitutto dico che i suoi "come al solito" non hanno proprio senso.

    nel post dichiaro in modo netto che:
    - non sono a conoscenza di tutti i fatti e i miei giudizi nascono sulla base di quello che so. e io so che i kappa sono stati scaricati dalla star. so che negli anni recenti è la prima volta che la star chiude in anticipo una mini (al 4 albo su 6 lasciando la conclusione sospesa perché capone ha realizzato il progetto come prodotto organico che chiude le vicende al termine del 6) e casualmente questo coincide con la conclusione del rapporto di lavoro con capone. davvero un caso?
    - dico che se io casa editrice programmo una mini di 6 è perché metto a budget la possibilità di perderci ma di concludere la mini. non è una serie infinita, non è una mini di 12 o 24 mesi. allora sai che dico, che è meglio che programmino miniserie di 2 numeri, o addirittura che non ne pubblichino. così il rischio di impresa è nullo. e il lettore è felice di non buttare soldi.
    - se fai l'editore, programmazione editoriale vuol dire rischio ma anche budget e calcolo di dove voglio andare. a mio avviso, bucare così una mini di 6 è pari responsabilità dell'editore e dell'autore. l'ho detto. capone ha le sue responsabilità. ma la star? la delusione dei lettori e la sua credibilità dove la mette?
    - posso pensare che la chiusura anticipata in questo modo, in questo contesto e momento della star, possa essere un segnale preoccupante dello stato di salute della star? sbaglierò. lo spero. ma lo riporto.
    - se fai l'editore e non ragioni un po' da lettore (comprendere le sue aspettative, dove si muovono i gusti, tenere un dialogo aperto, ecc. ecc.) hai perso in partenza. pensaci bene!
    - tautologia: solo gli editori possono parlare di editori. la critica non esiste allora. bene. lasciamo che la critica venga fatta da chi fa l'editore, da chi ha fumetterie, da chi realizza fumetti... questa è la considerazione più avvilente che mi capita di leggere ogni volta. è un modo per non dialogare e per delegittimare. ma da bottero ormai me lo aspetto. è come parte del pacchetto.

    @ manfred: io non faccio moralismi perché grazie al cielo non sono condizionato da ideologie. osservo e dico la mia. posto che l'autore ha cannato, dico che l'editore ha fatto altrettanto. non poteva fare altrimenti? ok, ha toppato due volte, nella progettazione di una mini che non funziona, nel non avere la possibilità economica e la voglia di chiudere la mini.
    non c'è acredine verso la star, solo una constatazione nel merito.

    @ matteo: punzecchiarsi a vicenda non serve a nulla.


    harry

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  9. Esatto, programmare una serie senza avere i soldi per farlo e senza essere disposti a perderci significa non essere bravi editori, secondo me.

    Paolo M.

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  10. @ paolo: attenzione. l'editore è un'impresa, per cui se sviluppa un progetto ha l'obiettivo di guadagnarci. ma fare un torto del genere al lettore, pagando ugualmente (come sono certo avverrà) gli autori per il lavoro non pubblicato, è un errore importante di progettazione editoriale. o le vendite sono state davvero molto peggio di quanto anche le peggiori previsioni si potessero aspettare, oppure c'è dietro altro. c'è dietro altro? il comunicato di capone fa sembrare di sì. ha ragione lui? non ho elementi per dirlo.

    @ bottero: ognuno indaga per come riesce e per i mezzi che ha. ma si può sempre migliorare. ho un obiettivo costante della mia vita.

    harry.

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  11. Sono d'accordo che sia un'impresa. Ma siamo proprio sicuri che la Star paghi gli autori anche se non procede con la produzione? Mah... bisognerebbe chiederlo ai diretti interessati.

    E occhio a parlar male della Star che a quanto ne so a momenti faceva causa a Comicus perché nel forum si parlava male di loro.

    Paolo M.

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  12. tutti editori, con i soldi altrui.

    tutti gestori di fumetterie, con i soldi altrui

    tutti capaci di programmare una serie, con i soldi altrui.

    basta che i soldi siano degli altri, e tutti siamo bravissimi a dire come bisogna fare questo o quello.

    stampare trigger 5 e 6, arredare le fumetterie, fare le mega promozioni, e vai così.

    been there, done that.

    alessandro bottero

    ps. ah, per "delegittimare", io dovrei aver "legittimato" qualcuno.

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  13. Bottero, come al solito, parla in modo sanguigno ma secondo me non dice affatto sciocchezze.
    "Come al solito" (caro Harry, i "come al solito" purtroppo ci stanno, eccome...) ci sono poi i tanti "Matteo" di turno a fare i gradassi per motivi loro personali.
    Da un lato si vuole l'Editore puro, quello che produce cultura (e non materiale cartaceo...) e che deve avere un comportamento irreprenzibile, ovviamente - "come sempre" - secondo regole dettate da non si sa bene chi. Da lettore, mi chiedo invece: ha senso continuare a far uscire un brutto prodotto come Trigger solo per "rispettare l'impegno preso coi lettori"? Ma qual e' questo impegno preso? Dov'è la legge che obbliga un editore a continuare una serie se vende poco (o se, a posteriori, ci si rende conto che vende poco perché è brutta, come nel caso specifico)?
    Ogni, ogni casa editrice produce ed edita per guadagnare, a meno che non si sia nel campo del diy (e lì, grazie a Dio la logica di mercato non entra) e ogni, ogni casa editrice va per tentativi, non per "regole" dettate dai tenutari dei blog di "critica fumettistica" (tantomeno dagli autori, o ex tali, di fumetti). Sono contento che anni fa la Star abbia concluso Rough con le unghie e coi denti, ma non l'avesse fatto non l'avrei comunque accusata di niente, la Star non ha obblighi verso di me, ne' io verso di essa.
    "Non essere bravi editori" cos'è, una scomunica? La Star può interrompere tutte le miniserie che vuole (se poi son brutte, tanto meglio), io continuerò a comprare i prodotti Star che mi piacciono. Idem per tutte le altre case editrici.
    Vedo davvero tanto "moralismo", tanto "io so davvero come vanno le cose, o meglio come dovrebbero andare, anzi so come devono andare".
    Questo non vuol dire che si debba smettere di chiacchierare, ognuno ha le sue idee (e se le tiene, direi) :-)))

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  14. ahahah!

    è un gioco, no? la serietà è un gioco, no?

    @ paolo: non ho mai sentito ultimamente lamentele di questo tipo da autori coinvolti. mi informerò.

    @ bottero: non ti sto simpatico, non ti piace quello che scrivo. non è un problema. nemmeno tu mi stai simpatico. e poi si parla di moralismo...

    harry.

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  15. Ah beh, Guglielmo, se siamo a "mi stai antipatico gné gné gné" ho proprio sbagliato blog...

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  16. @ morfeo degli eterni:

    condivido con te, dialoghiamo e parliamone. tu ti poni da lettore (che non ha amato trigger). prova a porti da lettore che apprezza trigger. ne esisterà qualche migliaio, no?

    detto ciò, ripeto, ha chiuso? scelta legittima. è una sua scelta LEGITTIMA. si può non condividerla e mettere in dubbio la sua capacità progettuale?

    harry

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  17. Esatto. Io non dico che la Star abbia fatto qualcosa di illegale o immorale. Nessuno farà causa a Star (a meno che non paghi gli autori). Dico solo che ha dimostrato scarsa professionalità. Non parlo di "diritti" dei lettori, "doveri" della casa editrice nei confronti di essi. Per me possono fare quello che vogliono. Ma nei miei confronti in quanto lettore fanno una figura ridicola, dimostrando di non saper scegliere gli autori, non saper scegliere le serie, non saperle progettare né avere messo in conto quanti numeri sarebbero stati disposti a pubblicare andando in perdita. Peggio per loro, eh... Con delle fuffe come "Rourke", "Jonathan Steele", la gente si fa l'idea che tutto quello che viene pubblicato da Star sia scadente. Mentre ad esempio secondo me Cornelio non è neanche tanto male.

    Paolo M.

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  18. Da persona direttamente coinvolta posso dire che Star mi ha sempre pagato, anche per i lavori non pubblicati. Il mio intervento voleva dire questo: Star si è sempre comportata così, oggi come dieci anni fa. Se una testata non vende, chiude. Questa è la legittima posizione di Star. Poi io ho un'altra idea dell'editoria, ma questo è un problema mio.

    Gianni Barbieri

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  19. x harry:

    quando parlavo di moralismi, non mi riferivo a te in particolare, bensì ai tanti sedicenti "moralisti" che si sono scatenati in una campagna ridicola contro la Star Comics, parlando di un fumetto che, probabilmente, non hanno mai letto.
    E ancora dico: Bottero non solo ha ragione, ha "super-ragione".
    L'editore rischia i suoi soldi e ha diritto di fare come crede. Si possono condividere o meno le sue scelte, ma dobbiamo rispettarle.
    Invece, mi sembra che da più parti si sia approfittati di questa vicenda per dargli addosso. Non mi sembra una cosa elegante o saggia. Ogni editore, quando sviluppa un progetto e lo propone al mercato, rischia del proprio, mira a realizzare ricchezza da investire per produrre altra ricchezza. Non dimentichiamo che ci sono posti di lavoro, famiglie da mantenere e un parco testate da salvaguardare. Evidentemente, le vendite di Trigger non erano soddisfacenti.
    Che deve fare questo editore? Deve andare avanti a testa bassa e buttare via i soldi? Quanti dei cosiddetti "moralisti" critici, al suo posto, rischiando del loro portafoglio, non avrebbero fatto la stessa cosa?

    Paolo M. ha fatto una osservazione importante, quando ha detto:
    "occhio a parlar male della Star che a quanto ne so a momenti faceva causa a Comicus perché nel forum si parlava male di loro".
    E io dico di prestare attenzione, perchè mi sembra che finora, sui vari forum, non si sia persa occasione di gettare fango sulla casa editrice, con affermazioni dalle conseguenze giuridiche molto precise per i loro autori.
    Quindi, va bene criticare, ma occorre farlo con educazione e intelligenza.

    Condivido in pieno l'intervento di Gianni Barbieri.

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  20. Relax Bottero, volevo semplicemente sincerarmi che l'edizione pocket di Strangers in paradise arrivasse a conclusione, mi sono solo espresso con il tono un po' sanguigno che anche tu ami usare. Ora che mi hai rassicurato sto più tranquillo. :-)

    Matteo

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  21. Quanta insicurezza! Basta così poco (la chiusura anticipata di una miniserie destinata comunque a concludersi di li a poco) per gettare nel panico tutti e credere che, a questo punto, ogni testata rischi di chiudere anticipatamente?
    Uff... deve essere il gran caldo.
    Bottero è un ottimo professionista e quello che dice va preso in grande considerazione, perchè nelle sue parole si cela il punto di vita pratico e semplice di chi i fumetti li produce, li vive in prima persona e si prodiga ogni giorno per offrire ai suoi lettori un prodotto valido.

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  22. Io non trovo stati di panico da nessuna parte. Non mi sembra che nessuno si sia preoccupato della vita o della morte di nessun essere vivente.

    Come spesso succede, si accusa di alzare i toni da persone che sono le prime ad alzare i toni e ad attaccare senza ragione. Forse è vero, visto da dentro il mondo del fumetto è un mondo a fumetti. Ha ragione Daniel Clowes.

    Harry

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  23. Se questa è la tua opinione, leggiti qualche "forum"... e noterai non pochi "gridi di allarme" di persone preoccupate della sopravvivenza della serie che seguono, temendo che faccia la stessa fine di Trigger...
    Su un certo "forum" (non dico quale, ma si è capito di chi parlo), addirittura è stata messa in discussione la solidità economica e finanziaria della Star Comics!
    Ecco, mi sembra che si sia passati leggermente il segno.
    E' opportuno che tutti si diano una calmata, perchè se pochi mesi fa la Star Comics stava facendo causa ad un "certo" forum, non è da escludere che ciò si verifichi davvero.
    Se lo desideri, ti dò i link in privato.

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  24. Voglio ricordare, come molti sapranno, che Bottero è il nuovo direttore editoriale della Flop (Free) Books, e che in un'intervista programmatica ha gia' detto che chiudera' anticipatamente le serie che pubblica in caso di scarse vendite. Quindi riafferma semplicemente la sua politica.

    Ah, signor Bottero, io sono un lettore del Massacratore, ma se tu mi pubblichi il remix a quel prezzo osceno, come pensi che si possa comprarlo? E' improponibile.

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  25. Anche io ho visto allarmismo generale su diversi forum e mi è parso risibile se non ridicolo.
    Seguo le pubblicazioni Star da dieci anni e a memoria c'è stata qualche chiusura di testata, ma solo in casi davvero estremi. Mi pare che questo sia uno di essi.

    La domanda che mi pongo è il contrario di quello che leggo in giro, ovvero non "ma alla Star non sono capaci di stanziare il budget per una mini?" bensì "quanto scarse sono state le vendite per impedire ad una casa professionale come la Star di non portare a termine la serie?".

    Ora, è vero, nel mercato non esistono leggi morali che regolino dei fantomatici "obblighi" verso il lettore. MA e dico MA visto che i lettori attuali sono a quanto pare allarmisti (vedi le sopracitate reazioni in vari forum), ora la Star perderà credibilità (non ai miei occhi, parlo in generale).

    Morgan

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  26. Anche se vado fuori dal seminato visto che Bottero partecipa alla discussione vorrei chiedergli cosa è rimasto di non pubblicato in Italia della CrossGen di cui se non sbaglio si occupava, tutt'a un tratto sono rimasto a boccasciutta senza un rigo di spiegazione e mi piacerebbe capire se qualche albo resta da recuperare direttamente in inglese o se tutto e' interrotto come ce lo ha presentato.
    Mi va' bene anche una risposta in privato se l'argomento esula troppo.

    fmtttc.firenze@tiscali.it

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  27. x Hytok:

    se per te è osceno il prezzo del Massacratore, non hai visto altri prezzi che ci sono in giro... pensa alla Planeta... ti vendono 48 pagine a 2,95 euro!!! E' una enormità. Sono circa 6.000 lire del vecchio conio!!!
    Dico: diamoci una calmata con questi prezzi.

    x Morgan:

    Concordo con la tua opinione. Allarmismo ridicolo e risibile, che tradisce la strategia di certi "utenti" che vogliono destabilizzare la Star Comics, facendo credere che abbia problemi economici, quando si tratta di una palese bugia!
    A questo punto, se la Star Comics decidesse di denunciare questa gente come merita, non mi sorprenderei, ed anzi mi farebbe piacere perchè non se ne può più di certa gente che va sui forum e scrive cose assurde.
    Io credo che le vendite di Trigger non fossero poi tanto brutte... probabilmente, l'editore ha alzato la soglia di pareggio... forse perchè le vendite di Nemrod e Cornelio (secondo fonti ufficiose, sfiorerebbero le 38-40.000 copie cadauno), implicano necessariamente a pretendere qualcosa in più...

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  28. "Allarmismo ridicolo e risibile, che tradisce la strategia di certi "utenti" che vogliono destabilizzare la Star Comics, facendo credere che abbia problemi economici, quando si tratta di una palese bugia!"

    Magari l'allarmismo è eccessivo, però ha il suo senso chiedersi cosa farà la Star ora che non ci sono più i Kappa Boys e sul mercato è arrivato un altro concorrente da 15 manga al mese.

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  29. "-ferrario
    (...)
    sento una marea di idiozie, e nessuno che osa dire che lo sono"

    Si è detto tutto e il contrario di tutto su questa cosa e per quel che mi riguarda ho cambiato idea più volte (in base alle informazioni a disposizione).
    Sinceramente l'unico che ha scritto delle parole convincenti in favore di Ferrario è stato Andrea Voglino.

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  30. x manfred
    E' osceno il prezzo del Massacratore-remix, non quello del Massacratore.

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  31. x Luigi Siviero:

    E' ovvio che la gente si interroghi sulle strategie future della Star o che critichi le sue scelte.
    Ma è intollerabile ed inammissibile quello che stanno facendo su alcuni forum: stanno gettando fango sull'editore, che a questo punto fa bene se denuncia tutti (utenti e responsabili dei forum).
    Tra l'altro, si tratta di un allarmismo premeditato: l'obiettivo è quello di diffondere instabilità intorno alla Star, per rovinare la sua immagine attraverso una serie di commenti mistificanti.
    Fortunatamente, la Star ha diffuso un comunicato che ha sollevato i dubbi:
    1 - Trigger chiude per scarse vendite
    2 - Tre nuove miniserie italiane si vedranno a novembre (con buona pace di tutti quelli che pensavano a chissà quali sfaceli sul futuro dell'editore e/o sulla sua capacità di investire).
    3 - Ade Capone out.
    4 - I Kappa Boys sono fuori? Non cambia nulla. L'editore metterà a contratto altre persone, che poi farà crescere. E' successo per i Kappa Boys, succederà per altri.

    Riguardo alla vicenda-Ferrario:

    mi è dispiaciuto non solo leggere l'ondata di falso moralismo, ma anche il fuoco di sbarramento nei confronti di un disegnatore italiano e tutti hanno dimenticato la cosa più importante: ci troviamo difronte ad una "ipotesi" di plagio. Sentenze definitive non sono state ancora emesse. L'Italia è il solo Paese dell'area occidentale dove basta un sospetto o una ipotesi di responsabilità per condannare in anticipo una persona.
    E bisogna ricordare che la Panini ha sospeso la testata a livello cautelativo.
    Nulla impedisce la sua prosecuzione, quando tutto sarà chiarito.
    Mi è dispiaciuto anche leggere le parole molto dure di Recchioni su Ferrario. Francamente, visto che facevano parte dello stesso team, avrei gradito una maggiore solidarietà.

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  32. non leggo altri forum. quasi mai.
    per cui non so se è in atto una "campagna diffamatoria".

    personalmente non ho nulla contro la star, se non sulla criticabile qualità di molti degli ultimi prodotti.

    spero solo che le prossime miniserie siano pensate meglio e abbiano più successo.
    un esempio, per rimanere nello specifico. pianifico una mini di 6 numeri. ma posso realizzarla senza il bisogno di chiudere il filo al sesto numero. faccio piccoli archi narrativi di 2 numeri, massimo di 3. e se le cose vanno male la chiusura e più indolore.

    non è da sottovalutare invece la concorrenza che kappa e giochi preziosi faranno nel reparto manga. non dimentichiamo la marea di contatti e conoscenze che i kappa si portano con loro.

    sono tempi interessanti.

    harry

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  33. Il punto nasce dal fatto che ci si schiera in 2 gruppi.
    Chi considera 1 numero di una miniserie come 1 prodotto a se, quindi lo compri e se non è difettato paghi per quello che hai, e non ti puoi lamentare.
    E chi considera 1 numero di una miniserie come 1 parte di un tutto, e quindi se il tutto non è completo giustamente si lamenta perchè ha un prodotto difettato/incompleto.
    Se si ha paura delle miniserie si faccia un volume unico di qualche centinaio di pagine, così non c'è nessuna scusa per nessuno.
    Sono tutti bravi coi soldi degli altri però il lettore è l'unico che ci mette i soldi senza avere nessuna ipotetica possibilità di guadagnarci.
    Eppure è anche colui che ci rimette in questi casi.
    Il rischio d'impresa quando scaricato su altri e non sull'impresa fa comodo solo a chi l'impresa la possiede.

    RispondiElimina
  34. "Magari l'allarmismo è eccessivo, però ha il suo senso chiedersi cosa farà la Star ora che non ci sono più i Kappa Boys e sul mercato è arrivato un altro concorrente da 15 manga al mese."

    Il punto non sono i 15 manga al mese ma quanti manga siano degni di acquisto.

    Se per ipotesi non ce ne fosse nessuno (io per esempio ne comprerò solo 1 più l'one-shot di Fujita) che ne escano 15 o 10 0 5 o 50 non mi cambia nulla.

    Il problema per la Star è che tra scelte (dei Kappa boys) sbagliate su alcuni titoli e un mercato (nipponico) privo di titoli inediti ad alta vendibilità per l'italia le sue vendite sono diminuite a prescindere dalla concorrenza.

    Anche per GP le cose non saranno mica rose e fiori vedendo i titoli che ha acquisito per ora.

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  35. Ovviamente si, dipende da quanti sono degni di acquisto. Però entrare nel mercato con 15 titoli è anche una prova di forza (economica). Per ora delle uscite GP non mi interessa nulla o quasi, però hanno già cerato di coprire una fascia di pubblico più vasta possibile e i prezzi sono nello standard (per quanto io aspetti di avere in mano gli albi per constatarne la qualità).

    Le voci sulla crisi economica della Star che circolano dipendono molto anche dai titoli che la casa della stella ha proposto ultimamente. E' innegabile che sul fronte "orientale" dei fumetti, i titoli di maggior presa sul pubblico facciano quasi interamente parte della scuderia Panini. Ma gli annunci Star per fine 2009/inizio 2010 sembrano buoni, Kappa Boys o no. Anche qui, si è rotto un binomio (Star/Kappa Boys) di lunga data, ma i KB non sono gli unici professionisti sul mercato. Anzi, io sono contento che siano passati alla GP in quanto ha di sicuro un più ampio respiro (ribadisco: non che la star sia in crisi, ma la Giochi Preziosi è un colosso) e penso che potranno portare in futuro titoli interessanti. Ovvero, in quanto lettore e fruitore del mercato del fumetto, vado da chi mi offre i titoli migliori; non capisco chi dice "oh la Star è in crisi ha perso i Kappa, ci ero affezionato" (ho sentito anche questo in giro).

    Concludo dicendo che la Star non è la mamma che prepara i biscotti (fumetti) per i suoi pargoli (noi, gli utenti). Senza dubbio dietro al lavoro svolto c'è anche passione, ma è pur sempre un lavoro. Se finora ha concluso le serie con le unghie e con i denti il fattore principale è la fidelizzazione del cliente. Ora il mercato è cambiato e questo non è più possibile.

    Morgan

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  36. x Harry:

    Mi piace il tuo intervento, perchè mette in luce un particolare importante: pochi hanno messo in rilievo che se Trigger ha chiuso è perchè, evidentemente, il prodotto ideato da Capone non piaceva. Pochi hanno criticato Capone e non capisco il perchè. Tutti si sono gettati contro la Star e non hanno compreso che davanti ad un risultato economico negativo, non vi era altra scelta che chiudere.
    Poche storie: il plot di Trigger non piaceva. Punto.

    Riguardo alle altre miniserie: qui devo criticare fortemente Rourke. Troppo leggera, troppo blanda, con un personaggio protagonista per nulla caratterizzato. Siamo lontani milioni di chilometri da un giudizio di sufficienza.
    Federico Memola è un ottimo professionista e saprà come alzare la qualità (per ora bassissima) della sua creatura, almeno per come la vedo io.
    Poi se domani mattina si scoprisse che Rourke ha chiuso all'improvviso, beh... è inutile prendersela con la Star Comics... della serie: vendite basse = chiusura = responsabilità degli autori, che non hanno saputo catturare l'interesse di un numero sufficiente di lettori.

    Argomento Kappa Boys: nessuno mette in dubbio la loro bravura e i loro contatti. Ma occorre anche tenere conto di un altro fatto. Al di là dei contatti e della bravura, dietro i Kappa Boys c'era la Star Comics, che ha messo a disposizione soldi, strutture e sacrifici. E una grande dose di coraggio. Saprà mettere sotto contratto altri validissimi professionisti. E ci sono.

    Giochi Preziosi per caso ha a che fare con Preziosi presidente del Genoa?

    x l'Anonimo che ha postato alle 12.03 del 30 luglio 2009:

    non ti sbagli. L'allarmismo era e resta eccessivo e, aggiungo io, strumentale e premeditato.
    Tutti bravi a far polemica, ma dov'erano tutti questi "moralisti" quando le vendite di Trigger erano basse? Perchè non lo compravano?

    Infine: perchè un editore dovrebbe essere costretto a gettare i soldi dalla finestra in un prodotto in perdita?

    Inoltre: quali fonti puoi citare per sostenere la tua affermazione, quando dici che la Star Comics ha avuto un calo di vendite? Io posso dirti, ma ufficiosamente, che non è così e che il venduto complessivo della Star Comics è più che buono, nettamente superiore agli introiti di altre case più blasonate...

    RispondiElimina
  37. @ morgan: ottimo intervento. provo solo a evidenziare un aspetto ulteriore.
    dici giustamente che dietro ai kappa c'è star comics e che sono diventati quello che sono grazie al lavoro in sinergia con l'editore.
    le parole chiave sono: sinergia e progettazione.

    quello che aggiungo io però è: anche dietro a trigger non c'è solo capone ma la star tutta. o no? per cui attribuisco responsabilità pari a entrambi. capone ha lavorato male, ma sappiamo anche che la qualità non è per forza sinonimo di vendite. la prova l'abbiamo in seno star: le storie di cornelio che ho letto sono davvero sotto la sufficienza. eppure vende di più. fattore lucarelli?

    trovo che complessivamente lo sforzo della star in ambito italiano sia qualitativamente sotto la sufficienza. forse sta puntando sugli autori sbagliati.

    cornelio è da sbadiglio
    rourke al momento non funziona proprio
    nemrod ha dei bassi clamorosi
    kord (si chiamava così?) era illeggibile
    ecc.
    ecc.

    harry

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  38. scusate, nell'ultimo commento intendevo a MANFRED.

    harry

    RispondiElimina
  39. x harry:

    Chiariamo un punto. Quando una serie chiude, puoi imputare all'editore solo di averla chiusa e basta (o puoi rimproverargli di non averla tenuta aperta, sebbene in perdita). Questo è chiaro. Ma la direziona artistica della serie... no, quella è di competenza agli autori.
    Ade Capone ha lavorato male. Che poteva farci la Star Comics? Gli ha dato la possibilità di pubblicare il suo fumetto e la gente non lo ha comprato. La responsabilità del fallimento di Trigger è solo degli autori e non si può chiedere all'editore di buttare via soldi per soddisfare qualche nerduccio.

    Qualità non è sinonimo di vendite, giusto! Ma chi dice se una cosa è di qualità o no? Lo dici tu? E chi sei tu? Sei solo un lettore come qualsiasi altro. Esprimi il tuo giudizio sul livello qualitativo di un'opera, che può anche non coincidere con quello di altri. Ma resta una tua opinione.
    Per te Cornelio è al di sotto della sufficienza? Bene, liberissimo di pensarlo, ma per cortesia non farlo passare come un principio assoluto.
    E' solo ciò che pensi tu.

    Fattore Lucarelli? Andiamo! Se un prodotto non piacesse, anche se fosse dedicato a Federica Pellegrini, non venderebbe...

    Poi hai sostenuto che:

    1 - lo sforzo della Star in ambito italiano è sotto la sufficienza!
    A questo punto mi trovo costretto a chiederti: ma tu chi sei? Sulla base di quali elementi trai questo giudizio? Visto che si tratta di una tua opinione, perchè non condividi con noi gli elementi logico-argomentativi che la giustificano?

    2 - Cornelio è da sbadiglio! Forse fa sbadigliare te... e a questo punto mi trovo costretto a farti rilevare che stai solo esponendo una tua opinione.
    A te fa dormire? Bene, leggilo prima di andare a letto e così dormi tranquillo... che ti devo dire o consiglialo a chi soffre di insonnia, ma visto che l'albo vende e vende molto, ti faccio osservare che il tuo giudizio non è condiviso dalla maggioranza...

    3 - Rourke non funziona proprio! Qui sono d'accordo con te.

    4 - ecc.

    Infine, la Star dovrebbe essere lodata e non aggredita.
    Sta facendo lavorare giovani autori italiani, dimostrando che in Italia il fumetto non è solo una pertinenza esclusiva della Bonelli o qualche zoccolo duro come Astorina o Eura.

    Hai mai letto Martin Hel? Ecco, quello è un fumetto penoso, secondo me.

    Che ne dici di Diabolik? Per me è un fumetto di grande intelligenza, di grande intensità, con un ritmo altissimo... anche se l'editore lo stampa su una carta di pessima qualità.

    RispondiElimina
  40. Ehm... scusami per il tono un po' elevato... ma mi piace esporre ciò che penso in modo diretto.

    RispondiElimina
  41. Ciao,

    sono Francesco Meo di GP Publishing/Giochi Preziosi. Intervengo per segnalare che la ricostruzione fatta da Alessandro Bottero sulla vicenda Kappa non corrisponde al vero.

    Alessandro, io ho lasciato Panini il 31 ottobre, il primo novembre ero a Lucca come Giochi Preziosi/Preziosi Collection. I primi contatti fra me e i Kappa sono avvenuti a inizio Gennaio 2010 in una riunione in Backstage quando la rottura con Star era gia' stata consumata (i modi e i tempi di tale rottura li comunicheranno i Kappa se ne avranno voglia, ma risale all'estate 2009).

    Non e' nella politica e nel costume di Giochi Preziosi "rubare" collaboratori altrui, soprattutto in regimi contrattuali definiti. Non e' nel mio costume "rubare" collaboratori altrui. Visto che sono stato io a fare nascere GP Publishing e io sono il direttore editoriale della divisione quando avrei potuto accordarmi con i Kappa? spero tu non voglia insinuare che sia successo quando ancora ero assunto in Panini...

    Sono certo caro Alessandro che non vuoi affermare una cosa simile.

    Questo per chiarire tutti i dubbi. non c'e' nulla di torbido in questa vicenda.

    saluti

    Franz

    RispondiElimina
  42. @ manfred

    non preoccuparti per i toni, ma rimaniamo calmi :)
    io credo che un editore abbia più responsabilità di quello che dici nello sviluppo dei progetti. se no, sta facendo male o poco il suo lavoro di editore. è proprio qui il nodo, qual è il ruolo di una casa di produzione di fumetti? non si tratta di editare materiale estero già esistente. si tratta di fare un prodotto nuovo. puoi fidarti quanto vuoi dei tuoi collaboratori, ma la cura editoriale, il ruolo di EDITOR lo deve fare la casa editrice. è un po' quello che ha velocemente sostenuto gianni barbieri in uno dei primi post.

    in merito alle critiche alle miniserie o serie star... nel blog trovi alcuni commenti più argomentati in merito alle critiche che ho mosso. non posso certo farlo in un post. è chiaro che si tratta del mio punto di vista. questo è per me assodato e implicito a ogni cosa che dico e scrivo.

    harry

    RispondiElimina
  43. @ franz

    alessandro bottero ha messo in dubbio quello che sapevo io, che è quello che ci hai raccontato tu. (hai solo fatto confusione con le date, sei un anno avanti!!).
    ricapitoliamo. secondo la versione di franz che so anche io, star comics scarica kappa nell'estate del 2008, e a gennaio 2009 iniziano i contatti con gp. è così?

    la cosa divertente è che la mia versione (per lui errata) dei fatti è stata usata da bottero per sostenere che non esiste più il giornalismo di inchiesta (o come lo ha chiamato). che il giornalismo sia fatto più di mezze verità che di fatti certi? o di punti di vista?
    naturalmente, a questo punto avremmo bisogno della versione star comics e kappa della vicenda.

    harry

    RispondiElimina
  44. Ciao Francesco, su che pianeta sei? perchè qua da noi gennaio 2010 non è ancora arrivato.
    Gianni Barbieri

    RispondiElimina
  45. si scusate, stavo un anno avanti. di solito non mi succede. anzi, non mi succede mai.
    Franz

    RispondiElimina
  46. La mia distinzione era fra editore e commerciante di carta stampata. Ne abbiamo parlato un po' tutti, in questi tempi, perchè la differenza è determinante. Dalla scelta dei progetti a quella degli autori, dal ruolo degli editor alla promozione... richiederebbe un post lungo e impegnativo, per cui lascerei il compito al buon harry. E intanto un grazie a PaoloFox e signora per l'apprezzamento di Samuel Sand.
    Gianni Barbieri

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  47. scusa, era Bob Fox!!!
    gb

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  48. x Harry:

    nessun problema. Il tuo punto di vista è interessante.
    Però, anche se è vero che l'editore mantiene un certo controllo sulle opere, l'intensità di tale controlla varia da caso a caso.
    Se hai a che fare con uno alle prime armi, il controllo sarà massimo, ma Capone era un autore affermato. Non è che la Star poteva bussare tutti i giorni a casa sua e dire questo va bene e questo no.
    Gli è stata data ampia carta bianca... poi il risultato non è stato buono.

    Riguardo alla vicenda dei Kappa Boys, credo che il Bot abbia ragione. Al di là della sottile strategia con cui è stata portata avanti la vicenda, nella sostanza, le cose stanno come dice lui.
    Ma questa è solo la mia opinione.

    RispondiElimina
  49. Rimarcherei il dispiacere di leggere su alcuni forum tematici (per lo più si tratta di portali sconosciuti) una gigantesca ondata di falso sdegno, di un moralismo gratuito quanto deleterio, che è servito come base di lancio di una campagna diffamatoria ai danni della Star Comics

    RispondiElimina
  50. parlo da lettore abbastanza onnivoro: quando si dice che un editore non ha nessun impegno morale coi propri lettori, soprattutto se significa rimetterci dei soldi sonanti per completare un prodotto in perdita, si guarda solo uno degli aspetti della situazione.

    nello specifico, non si vede che completare un prodotto del genere non è una perdita economica ma un INVESTIMENTO.
    questo perchè, quando si interrompe il rapporto di fiducia coi lettori (che sono quelli che mandano avanti il mercato del fumetto, nel caso qualcuno se ne fosse scordato, anche quelli "decerebrati") poi lo si recupera con molta difficoltà, se mai succede.

    se si vuole continuare, come fa la Star, sulla strada delle miniserie non ci si può aspettare che i lettori SI FIDINO di una casa editrice che ne ha lasciato interrotta una a due numeri dalla conclusione: quindi qualsiasi prodotto del genere che abbia il marchio Star sarà visto con diffidenza, e -nel caso- non acquistato nemmeno se suscita interesse.

    QUESTA è la vera perdita economica, per l'editore: nel breve e nel lungo periodo; perchè è vero che a nessun editore piace buttare via i propri soldi: ma è anche vero che se c'è una cosa che il lettore odia di più del non vedersi pubblicato qualcosa che interessa è ritrovarsi con un prodotto monco e illeggibile.

    Skull

    RispondiElimina
  51. X Skull:

    Continuate la vergognosa, oscena campagna denigratoria e diffamatoria ai danni della Star Comics orchestarata su qualche sconosciuto forum. La chiusura anticipata di Trigger è stata interpretata come il momento per sputare veleno contro l’editore di Perugia, facendo pubbliche dichiarazioni di non acquistare più i suoi fumetti e solo perchè, dopo Trigger, anche altre serie sarebbero in pericolo! Mai letta cosa più ridicola! Ed è ovvio che nessuno potrà mai prendere sul serio simili banalità.

    Pure farneticazioni, senza alcun riscontro, ma corrispondenti alla strategia che questi individui si sono prefissati, cioè quella di danneggiare l’editore! E ciò è stato fatto o, almeno, si è pensato di farlo, nel modo più ridicolo: inventandosi relazioni tra la vicenda di Trigger con quella delle altre serie, quando nessuna relazione tra di esse poteva essere seriamente concepita. In definitiva, una enorme marea di sciocchezze con cui sono state riempite pagine e pagine di discussioni su qualche forum, anche se gli interventi sono riconducibili solo a una decina di utenti fissi e dunque del tutto trascurabili. Insomma, trattandosi delle opinioni di perfetti sconosciuti, manifestate su portali vivacizzati da una decina di utenti fissi, la loro incidenza sulla formazione della pubblica opinione multimediale e il loro peso sugli acquisti dei lettori è praticamente pari a zero.

    Come detto sopra, non è realistico pensare che qualcuno possa prendere sul serio simili sciocchezze, così come è sembrata assurda la pretesa di queste persone di avere l’ardire di porre domande all’editore attraverso il forum! Come se un editore importante come la Star Comics fosse tenuto od obbligato a rispondere alle domande provocatorie di un gruppo di sconosciuti utenti celati dietro fantasiosi nick name! Ignorati sono stati e giustamente tali sono rimasti, sebbene il tentativo di campagna denigratoria posto in essere, non può passare inosservato. Confidiamo che gli uffici legali della Star Comics valuteranno con la dovuta attenzione ciò e, se del caso, assumano iniziative per tutelare l’immagine dell’editore, se ciò dovesse rivelarsi necessario. Nel frattempo, l’editore di Perugia ha già annunciato addirittura tre nuove serie di fumetti italiani che faranno il loro esordio a novembre 2009, mentre sono stati confermati fino alla metà del 2010 Cornelio e Nemrod. Anche Rourke andrà avanti. I timori privi di fondamento di chi pensava che dopo Trigger, anche le altre serie Star Comics potessero subire la stessa fine, crollano sotto il peso del ridicolo attraverso il quale sono stati manifestati.

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  52. X Manfred:

    non ho idea dei motivi che ti spingano a lanciarti con tanto livore in elucubrazioni assurde quando non offensive, e sinceramente nemmeno mi interessano.

    personalmente non ho intenzione di acquistare nemmeno una delle nuove miniserie annunciate dalla Star Comics perchè non sono affatto sicuro di poterne leggere la fine, mentre con la Bonelli o la Panini non mi sono mai "scottato".

    per il resto, le chiacchiere stanno a zero.

    RispondiElimina
  53. Rilevo con dispiacere che mi sono stati attribuiti interventi che non ho scritto io. Mi riferisco, in particolare, all'intervento delle ore 19.02
    Ebbene, in quel momento non ero connesso ad internet, come risulterà chiaramente dal tabulato telefonico, quindi non posso essere stato io autore di quelle dichiarazioni.
    Non so chi si sia permesso di fare una cosa così grave.
    Chiedo, pertanto, al responsabile di questo blog di compiere adeguati accertamenti, vista la gravità della vicenda, trattandosi di un sabotaggio ai danni dello stesso blog, oltre che un abuso dalle conseguenze giuridiche molto precise.
    Intanto, sarà mia premura segnalare la vicenda alle autorità per i necessari accertamenti.

    RispondiElimina
  54. x skul:

    Ti faccio presente che l'intervento che mi è stato attribuito delle ore 19.02 non è stato postato da me.
    In quel momento, non ero nemmno connesso ad internet ed il computer era spento, come risulterà chiaramente dai tabulati telefonici.
    Trattandosi di un fatto abbastanza grave, mi sono riservato di segnalare il fatto a chi di dovere, al fine dei necessari accertamenti.
    L'ultimo mio intervento, oltre a quello delle ore 19.47, è solo quello delle ore 17.12
    Spero vivamente che, dopo le opportune segnalazioni, si arrivi presto ad accertare i fatti e individuare il responsabile dell'abuso perpetrato ai miei danni.

    RispondiElimina
  55. Rendo noto che ho provveduto a salvare la pagina con l'intervento clonato.
    Onde evitare più serie conseguenze, invito "il suo autore", cioè la persona che si è firmata con il mio nick e con il mio url, a chiarire immediatamente.
    In ogni caso, mi riservo di agire nelle sedi competenti.
    Mi scuso dell'off-topic.

    RispondiElimina
  56. x Harry:

    Caro Harry, ti chiedo scusa di questo spiacevole episodio che ha minato la serenità della discussione.
    Ad ogni modo, sarà mia premura attivarmi per individuare il figuro che ha firmato il suo intervento (quello delle 19.02) con il mio nick e il mio url.

    Riprendendo il filo del discorso, sarei molto più contento se fosse posto termine a questo fuoco di sbarramento diffamatorio nei confronti della Star Comics, dove dalle critiche velate si è passati agli insulti.
    Spero che i loro uffici legali, valutata la gravità di alcune dichiarazioni rese su alcuni forum, si attivino per l'individuazione dei responsabili, attraverso gli strumenti previsti dal nostro ordinamento a tutela dell'immagine delle persone.
    Tornando più schiettamente all'argomento della discussione, a novembre faranno il loro esordio tre nuovi progetti della Star Comics e questo è un segno molto importante. Un segno di forza e di vitalità, di una casa editrice che deve essere omaggiata perchè permette a tanti autori italiani di esprimersi nel campo del fumetto, investendo le proprie risorse con coraggio e intelligenza.

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  57. rettifica:

    mi riferivo all'intervento delle 19.11 e non quello (erroneamente indicato) che è di un'altra persona.

    RispondiElimina
  58. x manfred
    Non capisco perchè difendi con tanta foga la Star, lavori mica per loro?
    La fai troppo intricata: se una casa editrice annuncia una miniserie, è moralemnte obbligata a pubblicarla tutta, sennò si dimostra indegna di fiducia da parte del lettore.

    Quanto a Giochi Prezio, è di proprietà del presidente del Genoa, naturalmente, il diffusore di valigette condannato per aver comprato una partita.

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  59. x Hytok:

    Fammi capire una cosa. Hai scritto:

    "se una casa editrice annuncia una miniserie, è moralemnte obbligata a pubblicarla tutta, sennò si dimostra indegna di fiducia da parte del lettore".

    Ma da dove l'hai presa questa?
    Per tua informazione: non esiste alcun obbligo morale a carico di alcun editore, piccolo o grande che sia.
    Ogni imprenditore è libero di svolgere la sua attività economica in modo pieno ed autonomo, nel rispetto delle leggi.

    E ancora, mi tocca leggere di questi "falsi moralismi"...

    Dobbiamo fare la lista degli episodi che hanno visto gli editori protagonisti di fatti simili?
    Se passasse la linea che, si pretende di far passare come assoluta, allora dovrebbero chiudere tutti.

    Siamo seri, per cortesia.

    RispondiElimina
  60. toh, dodoria, sei arrivato pure qui.

    RispondiElimina
  61. x manfred:
    E allora chiudano tutti (quelli che si comportano cosi')! Pubblica pure sta lista, facciamoci due risate.

    RispondiElimina
  62. E invece non chiude proprio nessuno... o forse credi che qualcuno possa prendere seriamente queste scemenze?
    E a leggere queste cose che si fanno due risate.
    Mi spiace deluderti, ma la Star Comics andrà avanti e per molto ancora.
    Così come è auspicabile che agisca nelle sedi opportune per tutelare la sua immagine contro il tentativo puerile (nonchè ridicolo) messo in atto da una decina di individui, che, chissà, magari credono davvero alle scemenze che hanno scritto...

    Umm... non vedo l'ora di scoprire chi è il pirla che prima ha postato un intervento firmandosi con il mio nome.

    RispondiElimina
  63. Qualche mese fa, la Star Comics stava per fare causa ad un "certo" forum per via di certe espressioni diffamatorie.
    Negli ultimi tempi la tendenza si è ripetuta e un gruppo di 8-10 individui ha inscenato una campagna diffamatoria ai danni dell'editore, cercando disperatamente di far passare per vere delle sciocchezze inaudite.
    Ma poichè la gente non è stupida e non prenderebbe mai sul serio queste cretinate (e la cretinata più grosse di tutte è quella di attribuire alla vicenda Trigger relazioni e conseguenze assolutamente paradossali), penso che il tentativo di questa gente finirà per ritorcersi contro di loro quando... ehm
    Si, ci faremo due risate...

    RispondiElimina
  64. Manfred, lo sai che "Manfred" non è il tuo nome bensì un nick, e in quanto tale chiunque altro può utilizzarlo, dato che un nick non è di proprietà di nessuno?
    Tu posti su questo blog senza essere connesso con un account particolare, ma inserendo semplicemente il tuo nick, quindi non puoi accusare nessuno di esserti spacciato per te.
    Sarà una cosa ovvia, ma visti i tuoi interventi deliranti (e totalmente off topic tra l'altro) ho pensato che fosse il caso di fartelo notare comunque.
    Cmincia a presentarti con nome e cognome, se proprio ci tieni a non essere confuso con altri.

    RispondiElimina
  65. Manfred lo sai che quello che dici non è successo qualche mese fa, ma ANNI FA? cioè della causa ad un forum?

    RispondiElimina
  66. DISCONOSCO l'intervento delle 19.11 del 30 luglio 2009: PERCHE'in quel momento NON ERO CONNESSO ad internet. Indi, NON POSSO essere stato io a postarlo.
    Per fortuna, esistono TABULATI TELEFONICI e altri elementi per INDIVIDUARE il punto da cui è partita la connessione e il reale utilizzatore del pc da dove il POST FALSO è stato scritto.
    Inoltre, il responsabile di quel post ha indicato anche un URL di provenienza preciso e questo genera altre responsabilità totalmente a suo carico. Mi riservo di intraprendere OGNI INIZIATIVA che si renderà necessaria per accertare i fatti.

    Da questo momento, mi trovo costretto, per evitare che simili spiacevoli episodi si ripetino, a firmarmi come Anonomo.

    Sorvolando sugli interventi (ridicolmente offensivi), che non meritano commento, è significativo, a mio giudizio, come tutte le critiche si siano appuntate sull'editore e poco o nulla sia stato scritto sulla storia e sui suoi autori.
    Il punto è semplice: quando una collana non piace, l'editore c'entra fino ad un certo punto. L'editore mette a disposizione degli autori i mezzi per produrre l'opera.
    Ma sono sempre gli autori i responsabili ultimi della direzione artistica di una collana a fumetti. Ergo le critiche non possono che essere indirizzate in misura principale nei loro confronti.

    MANFRED

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  67. scusate, in qualità di responsabile di questo blog vi chiedo di smetterla con tutte le insinuazioni in una direzione o l'altra su star comics, e soprattutto di non parlare qui di cose successe altrove.

    primo: non ho modo di verificarle

    secondo: sono off-topic

    torniamo al merito delle questioni e stop.
    grazie.

    harry.

    RispondiElimina
  68. Davvero un bel teatrino, Barone Rosso & Redazione tutta.

    Blogster

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  69. x Harry:

    In ordine, poi allo spiacevole episodio di iera sera delle 19.11, ho già chiarito il mio pensiero.

    Ciò posto, non vedo perchè non si possa o debba parlare dell'editore, atteso il titolo e il contenuto dell'articolo di cui sopra, oltre ai tanti riferimenti alle scelte editoriali e alla vicenda dei Kappa Boys, tutto collegato direttamente e indirettamente lo stesso editore.


    Ritornando in topic, hai scritto:

    "Aggiungo che non mi dispiaccio in assoluto della chiusura della miniserie. Progetti così deludenti non meritano altra sorte. Ma i segnali che si possono trarre non sono incoraggianti, da nessun punto di vista: del lettore, dell’editore, degli autori".

    Orbene, mi trovi d'accordo sul riferimento alla chiusura della miniserie, che forse non è stata condotta nella direzione giusta o almeno in quella che avrebbe potuto o dovuto determinare un venduto più alto.
    Non concordo invece con i segnali che si possono trarre da questo evento. In primo luogo, non è la prima volta che un episodio di questo tipo si verifica e mi sembra che non siano stati mai fatti sit-in di protesta davanti alla sede del Parlamento Italiano.
    In secondo luogo, non è il caso di trarre conclusioni azzardate. Trigger si è rivelato finora un caso isolato, senza precedenti nè susseguenti.
    E mi spiace che da più parti si sia profittato scorrettamente di questa vicenda per lanciare criticate immotivate ed immeritate verso l'editore.
    Allo stesso modo, mi sembra che la maggior parte delle critiche non abbiano toccato gli autori della miniserie, alle cui scelte va imputato lo scarso gradimento del pubblico.
    Ma ormai Trigger è il passato. Vedremo come andranno i futuri progetti della Star Comics, casa editrice da lodare perchè ha dimostrato molto coraggio nell'investire sul fumetto italiano, permettendo a tanti giovani autori italiani di esprimersi in Italia e all'estero.

    MANFRED

    RispondiElimina
  70. rettifica:

    al quarto rigo dell'intervento precedente, intendevo scrivere:

    "tutto collegato direttamente e indirettamente allo stesso editore".

    RispondiElimina
  71. Mi piacerebbe un intervento sull'argomento da parte di due illustri opinionisti della rete quali sono Wallyw e Duplicate Boy.

    RispondiElimina
  72. Invece non ti piace postare interventi IT, visto che il tuo unico interesse sembra quello di recare disturbo.

    x Harry:

    In attesa di un tuo intervento, mi limiterò ad ignorare i suddetti e a rispondere solo su argomenti afferenti al topic.

    RispondiElimina
  73. Questo è il blog di cui AFNews parlava così bene? Forse finché ci si limita ai post. I commenti sono il solito scannatoio a cui sembra fin troppo spesso ridursi il fumetto in Italia.

    Gianni

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  74. Dipende dalla maturità dei commenti e dei loro contenuti. Se sono ridicoli, nessuno si ricorderà di essi.
    Di solito le persone si ricordano solo delle cose che stimolano le loro riflessioni e di fumetti in Italia con questa pregevole caratteristica ve ne sono tanti.
    Il fumetto in Italia è questo.

    RispondiElimina
  75. Manfred! Torna in Redazione, 'ché abbiamo da fare!

    RispondiElimina
  76. Alè, è arrivato "c**c*s" anche qui e tutto va in vacca! Complimentoni :-))) La Star, a questo punto, è diventata la mia Casa Editrice preferita :-)))

    RispondiElimina
  77. Alè, è arrivato "c**c*s" anche qui e tutto va in vacca! Complimentoni :-))) La Star, a questo punto, è diventata la mia Casa Editrice preferita :-)))

    RispondiElimina
  78. Diable ha detto...

    Nel frattempo mi sono girato un po' questo tanto lodato (?) forum di Harry, e a me Harry sembra un po' un pirla.
    Ma sarà una mia idea eh.

    http://bardellosport.forumcommunity.net/?t=28505186&st=1185

    RispondiElimina
  79. Ma fatemi capire una cosa: praticamente chiunque potrebbe postare in quel blog firmandosi manfred ed imitando il suo stile?


    Gesù, la trovo una cosa totalmente disdicevole, da disapprovare senza alcun indugio.

    Bamboccetti!!! Sgub!

    RispondiElimina
  80. Vi osservo e annoto tutto.
    Nel frattempo ho salvato i file html e i tabulati telefonici.

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  81. x Chain Max:

    Assolutamente disdicevole. Questi stanno più fuori di un balcone!

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  82. Perchè non la piantate? Sembrate tanti bambini. Se dovete battibeccare, fatelo da un'altra parte!
    Harry fa qualcosa!

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  83. direi che la discussione possiamo chiuderla qui, o no?
    lo spam non ha senso.

    ho modificato le impostazioni in modo che possano commentare solo gli openID

    harry

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