martedì 12 ottobre 2010

La Biblioteca di Babele (parte 3)



Dopo la prima e la seconda parte, con la terza parte prosegue la vertiginosa e autoreferenziale strategia di Harry Naybors di farsi donare fumetti da editori/autori, attraverso parole iperboliche a testimonianza del suo formidabile genio e della sua cristallina buona fede, mentre tutto quel che ruota intorno chiede di scendere.


3. Un problema di spazio

I fumetti occupano spazio. Mentale e fisico.
Harry ha una libreria mentale sconfinata (ne puoi seguire le tracce qui). I volumi si accumulano, confondono, perdono, ritrovano, impolverano e rinascono, in quella libreria. Invecchiano più lentamente di Harry, perché nelle librerie mentali le pagine non ingialliscono.
La libreria reale di Harry è fatta di impalcature di legno che attraversano pareti, di scatoloni disseminati in tre luoghi diversi, debitamente catalogati e archiviati. Non c’è luogo della casa reale che Harry il fantasma abita dove non spunti un fumetto. Ossessione? Determinazione? Curiosità? Panteismo cartaceo?
Ricchezza, ricchezza che negli anni si traduce in povertà!
Difetto di tempo, di spazio, di interessi, negli anni trasformano la passione ossessiva in vecchie, inutili manie. E in povertà. Non c’entra la crisi, non c’entrano i soldi. C’entra lo spostamento del centro di gravità, l’insorgere di nuove necessità personali e nuove consapevolezze.
Quando entro nella mia libreria personale, è come se mi trovassi in un luogo magico fatto di numerose possibilità, dove poter pescare una nuova lettura, da tempi e mondi diversi, senza dover spendere un euro. Perché quelle magie sono già in mio possesso. Perché quei soldi, negli anni, sono già stati spesi.
Alcune delusioni: fumetti acquistati anni addietro, quando essi sembravano necessari, oggi non raccolgono più alcun interesse; fumetti dimenticati ritornano alla vita senza accendere nessuna luce; fumetti ritrovati rappresentano pezzi di storie di altri fumetti ormai dimenticate.
Non è pensabile avere nella propria libreria reale più libri da leggere che libri letti, è una follia! Anche se nella libreria mentale sono già stati tutti letti, discussi, archiviati e metabolizzati. Una mia vecchia insegnante mi raccontava dell’importanza della cultura strutturata sulla memoria  delle costoline dei libri: nomi di autori, nomi di testi. Cultura del non letto. Del ricordo transpersonale.
Pura spazzatura.

(fine terza parte. continua)

Harry

2 commenti:

  1. vabbè, mi hai convinto: mandami il tuo indirizzo e nome vero, ch ti invio un po' delle mie produzioni. :-)
    m.mordente@libero.it

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  2. hai letto anche l'ultima puntata?
    spero sia chiaro il presupposto.

    a giorni ti contatto.
    grazie.

    h.

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La versione a fumetti di Harry è (c) di Daniel Clowes.