Parlo con un autore, un certo Rick Veitch, che mi dice che la Diamond Comic Distributors, Inc. non pubblicizzerà più i suoi fumetti sul catalogo mensile che preannuncia le uscite fumettistiche in Usa (Previews).
Veitch è il noto autore di serie revisioniste quali The Maximortal, The One e Bratpack, che anni fa presero, destrutturarono e reinventarono con sano cinismo gli stereotipi del fumetto popolare statunitense, quello infarcito di supereroi in calzamaglia.
Oggi quelle storie risentono non poco del tempo passato. I concetti funzionano ancora, tanto che l’irlandese Garth Ennis, con The Boys, sembra muoversi sullo stesso confine con uno humor ancora più nero e disincantato. Ma è nelle scelte visive e narrative che i suoi lavori sono invecchiati.
Ma sono pietre miliari del fumetto statunitense. E grazie alla sua personale casa editrice, la King Hell Press, sono costantemente in stampa e facilmente reperibili. Da alcuni anni, con regolarità propria di un vero professionista, Rick presentava una o più di esse con un trafiletto all’interno di Previews, il catalogo suddetto. La visibilità, per quanto ridotta, era facilitata.
Oggi non è più così. La nuova politica della Diamond vieta a piccoli editori, con piccole vendite, di piccoli prodotti importanti, di promuoverli sul catalogo. Insomma, o vendi al di sopra di un certo numero di copie, oppure non appari. Un bel circolo vizioso. Un vero vizio di sistema che penalizza i piccoli a favore dei grandi e che è possibile solo in ragione del fatto che la Diamond è monopolista negli Stati Uniti.
Pensiamoci. Ricordiamoci che se vogliamo sapere cosa bolle in pentola in questi lidi, Previews sarà sempre meno attendibile e che il web rimane a questo punto l’unica fonte per poter (ri)scoprire questi e altri lavori.
Veitch è il noto autore di serie revisioniste quali The Maximortal, The One e Bratpack, che anni fa presero, destrutturarono e reinventarono con sano cinismo gli stereotipi del fumetto popolare statunitense, quello infarcito di supereroi in calzamaglia.
Oggi quelle storie risentono non poco del tempo passato. I concetti funzionano ancora, tanto che l’irlandese Garth Ennis, con The Boys, sembra muoversi sullo stesso confine con uno humor ancora più nero e disincantato. Ma è nelle scelte visive e narrative che i suoi lavori sono invecchiati.
Ma sono pietre miliari del fumetto statunitense. E grazie alla sua personale casa editrice, la King Hell Press, sono costantemente in stampa e facilmente reperibili. Da alcuni anni, con regolarità propria di un vero professionista, Rick presentava una o più di esse con un trafiletto all’interno di Previews, il catalogo suddetto. La visibilità, per quanto ridotta, era facilitata.
Oggi non è più così. La nuova politica della Diamond vieta a piccoli editori, con piccole vendite, di piccoli prodotti importanti, di promuoverli sul catalogo. Insomma, o vendi al di sopra di un certo numero di copie, oppure non appari. Un bel circolo vizioso. Un vero vizio di sistema che penalizza i piccoli a favore dei grandi e che è possibile solo in ragione del fatto che la Diamond è monopolista negli Stati Uniti.
Pensiamoci. Ricordiamoci che se vogliamo sapere cosa bolle in pentola in questi lidi, Previews sarà sempre meno attendibile e che il web rimane a questo punto l’unica fonte per poter (ri)scoprire questi e altri lavori.
I volumi di Veitch, in lingua inglese, li trovate qui: http://www.rickveitch.com/store/
In Italiano, Comma 22 sta procedendo a passo lento nella pubblicazione completa dell’opera di Veitch.
Chiudo con una domanda: cosa ci dice questa vicenda del mercato di fumetti in Italia? Lo sapete, vero, che agli italiani piace seguire da vicino le orme dei cugini statunitensi?
Ci torno, presto ci torno.
In Italiano, Comma 22 sta procedendo a passo lento nella pubblicazione completa dell’opera di Veitch.
Chiudo con una domanda: cosa ci dice questa vicenda del mercato di fumetti in Italia? Lo sapete, vero, che agli italiani piace seguire da vicino le orme dei cugini statunitensi?
Ci torno, presto ci torno.
Harry.
Nessun commento:
Posta un commento