domenica 15 maggio 2011

Story minute - le iperboli istantanee di Carol Lay



A proposito di semplicità, mi imbatto in un volumetto di una ventina di anni fa edito da Kitchen Sink, che racoglie un centinaio di storie della durata di un minuto (story minute)  realizzate da Carol Lay.
La Lay è essenziale, personale e iperbolica. Ogni storia occupa una tavola, rigidamente divisa in tre strisce da quattro vignette l'una. Le storie sono un ottimo esempio di condensazione narrativa: in quelle dodici vignette si sviluppa un'intera esistenza. Lay pone basi immediate nelle prime vignette e chiude con un ending sempre efficace, spesso tragico o per lo meno inquietante.
Il suo è un lavoro sul paradosso, con un tocco surreale accentuato dal disegno essenziale, quasi infantile, fortemente iconico. La forza evocativa di queste rapidissime storie sta soprattutto nell'imediatezza a supporto di un pensiero ironico e limpido. Lo stile usato da Lay in queste storie arriva direttamente dalle matrici storiche delle strisce, ma si apre a intuizioni visive e narrative inedite personali e uniche.
Alcuni esempi.

La mia preferita (Shadow puppet) è una perfetta rappresentazione dell'ombra junghiana. Da notare la forte ironia e lo stile iconico, che chiarisce come il lavoro di Lay sia totalmente visivo e fumettistico.

La seconda (Spaced out) è puro surrealismo onirico in forma di fumetto. Il dentro come il fuori, lo spazio mentale come l'universo.


La terza (World views) è di una poesia sconcertante. Totalizzante.



La quarta (Human guinea pigs) svela il meccanismo del potere scientifico e l'incapacità delle masse di mettere in discussione quello stesso meccanismo. La constatazione finale è raggelante.



La quinta (Aesthetic pugilism) potrebbe essere il quarto capitolo della mia Impossibile critica (che presto proseguirà). La critica come militanza espressa attravero la guerra (notare la giustapposizione delle opere d'arte con i vari passaggi della narrazione, e il finale atroce e liberatorio?!).


Harry


tutte le tavole sono (c) di carol lay, da strip joint ed. kitchen sink.

2 commenti:

  1. Harry, ti ringrazio perchè sei sempre di stimolo per nuove letture: anche questo volume l'ho cercato su internet, trovato, comprato. Ormai posso fare uno scaffale con i 'libri di Harry'.

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  2. io invece l'ho perso sotto qualche pila! :)

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La versione a fumetti di Harry è (c) di Daniel Clowes.