lunedì 23 agosto 2010
Irresponsabile Planeta
Ho già parlato di Hanzo, e ne ho parlato con l’entusiasmo che merita. È firmato dalla coppia di autori di Lone Wolf & Cub (Panini Comics) e i primi 4 numeri (di7?) sono della stessa, inarrivabile qualità. Si respira un amore per la narrazione, una cura per i personaggi e un’attenzione alla verosimiglianza storica che lasciano senza fiato. Per non parlare della semplice intelligenza ideativa, che spiazza costantemente il lettore capitolo dopo capitolo. Solo che, forse non ne vedremo mai il finale.
Planeta De Agostini, il colosso italo-spagnolo che ha di fatto invaso il mercato di fumetti italiano con proposte numerose e una politica editoriale spesso incoerente, avviò come di dovere la propria sezione manga circa tre anni fa. Di quelle uscite, tra cui appunto Hanzo, da mesi non si sa più nulla.
L’editore conferma la sua inadeguatezza nel tenere un livello decente di comunicazione con la filiera distributiva e, di conseguenza, con i suoi lettori. Non si hanno notizie, semplicemente. Un mese il fumetto che ami arriva, i mesi successivi no.
Abbiamo almeno due elementi sui quali riflettere. Il primo si chiama correttezza professionale, serietà e rispetto per i lettori. Trovo offensivo che di questa interruzione imprevista delle pubblicazioni non si abbia alcuna informazione ufficiale da molti mesi. E lo trovo ridicolo. E veniamo al secondo elemento.
Può un editore della portata di Planeta De Agostini continuare a comportarsi in un modo così inadeguato? È possibile continuare a inanellare errori, ritardi, sospensioni, … senza che queste abbiano serie conseguenze sui risultati dell’editore? Pongo la questione da un punto di vista strettamente aziendale. Chi è responsabile di queste storture? Chi verifica la decenza di un lavoro che ci si aspetta quanto meno proporzionato ai mezzi economici in gioco? Chi ne paga le conseguenze? E il distributore di Planeta, Alastor, cosa ne pensa? Quali rischi si assume e quali conseguenze gli ricadono addosso? Per non parlare dei negozianti, che non sanno più letteralmente come comportarsi.
Credo che Planeta abbia bisogno di almeno due cose, con urgenza estrema: un buon ufficio stampa e di PR, in grado di dare informazioni e risposte puntuali. Ma soprattutto un piano editoriale, ovvero una progettazione aziendale più mirata. Non vorrei infatti che la mancanza di informazioni derivi in definitiva dall’incapacità di fare alcun tipo di previsione. Quali sono i criteri con i quali l’editore pianifica le proprie uscite? Quali tempi ha per valutarne la riuscita commerciale? E di conseguenza, con quali dinamiche risponde alle richieste del mercato?
Se il mercato del fumetto non cresce, non diventa adulto, è anche per i comportamenti irresponsabili di editori come Planeta.
Harry
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Ciao Harry,
RispondiEliminacondivido il tuo parere su Hanzo.
E' una serie di un livello così altro che ne percepisci la differenza qualitativa, rispetto ai molti manga sul mercato, già dalle prime pagine.