mercoledì 10 marzo 2010

Dieci giorni




Sembra strano ma sono passati già dieci giorni dal mio ultimo post.
Mi dicono che non è bene, che un blog ha bisogno di aggiornamenti regolari e frequenti.
Il fatto è che a dispetto delle tante cose di cui parlare, il tempo mi ha lasciato indietro.
E osservando il passo di vignette troppo incalzanti, mi sono perso nello spazio tra l'una e l'altra. Non è nobile tutto ciò. Ignobile.
Ricordo che le parole, come simboli, sono deboli e refrattarie rispetto alla forza iconica di un disegno. Così come tante, sciocche parole sono vane rispetto alla forza iconica dell'assenza di pubblico, della disorganizzazione e della sufficienza che deriva dall'incapacità di comprendere. Ognuno è libero di difendere quel che vuole.

Ma siamo certi che sia scorretto ritenere che BilBolbil sia più nobile di altre manifestazioni?
Lo dico senza timori, il fumetto italiano ha bisogno di manifestazioni non improvvisate, che abbiano una precisa connotazione culturale, che respirino delle relazioni costruite con il territorio, che sappiano valorizzare gli autori e i loro gesti di inventori e comunicatori. Che sappiano restituire poesia e concretezza all'espressione a fumetti. Pensate, concretezza e poesia, al giorno d'oggi. Possibile?
E il problema non è la presenza di BilBolbul o la sua sovrapposizione con un'altra manifestazione insignificante, ma l'assenza di altre iniziative che hanno lo stesso respiro.
Questo, mettendo tra parentesi Lucca, e ricordandosi che la fiera di Mantova che si avvicina ad essa per ambizione, soffre di una vocazione eccessivamente markettara, volatile, incolta.


Harry

3 commenti:

  1. le uniche parole sensate dopo un chiacchiericcio permaloso tra chi ce l'ha più lungo.

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  2. Ciao Harry anche io sono un lettore di questo blog e leggo sempre con grande interesse quello che scrivi.
    Non voglio ridare fuoco alle polemiche di questi giorni però io da visitatore di fullcomics e da lettore di fumetti sono molto scontento di quello che ho visto.
    Passi che non ci fosse gente, quello capita, ma dire che ha giocato il fattore neve è una scusa di comodo. Io sono arrivato a Sarzana in auto da Napoli senza problemi e non mi pare che ci fossero collegamenti o strade interrotte.
    Altri visitatori che sono venuti in treno non hanno avuto ne sospensioni ne ritardi epocali.
    Quello che me le ha fatte girare è stato vedere come praticamente tutti gli incontri promessi dal programma siano saltati per i più svariati motivi senza che ne venisse data notizia ai visitatori.
    Oltre a questo promettere la presenza di editori nel programma e non avvisare nemmeno sul sito che la loro partecipazione è venuta meno (e da quello che leggo il tempo per questo tipo di avviso c'era eccome) è stata una grossa scortesia verso chi si è mosso verso Sarzana per vedere la mostra.
    Sul sito partner di fullcomics ho letto delle cose quasi ridicole su come a protestare siano solo gli editori e solo perchè non hanno venduto come speravano. Bhe io sono un lettore e basta, a fullcomics ci sono andato perchè mi piaceva il progamma ma quello che ci ho trovato non si avvicinava nemmeno lontanamente a quello che mi avevano promesso.

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  3. @ alberto: difendiamo le posizioni!! :)

    @ capux: la tua testimonianza è solo un'altra delle... il problema naturalmente non è difendere l'indifendibile, ma ragionare su cosa non ha funzionato e prendere spunto da realtà e organizzazioni che sanno lavorare..

    harry.

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