mercoledì 27 ottobre 2010

Il lungo addio alle fumetterie? (-1)



Un pensiero mi ronza in testa.
E se la convergenza editoriale dei piccoli editori specializzati in fumetti all'interno di gruppi editoriali generalisti facesse morire le fumetterie, nel tempo?
Se l'imbuto dei meccanismi editoriali che caratterizzano il settore specilistico portasse alla deriva definitiva degli editori verso il mondo ampio, difficile, ma più aperto della varia? Se ciò stesse già avvenendo ora? A discapito della distribuzione nelle fumetterie?

Quale rimarrebbe il valore aggiunto delle fumetterie?
Quale interesse rappresenterebbero per quei gruppi editoriali?

(tornarci su...)

Harry

2 commenti:

  1. Il fumetto vende troppo poco per costringere la libreria di varia a dedicargli un'ampia ala del negozio, almeno sufficientemente ampia per contenere l'80% delle novità in uscita e dei best seller. Se ci aggiungiamo che le edicole sono ormai diventato un bazar (potrei dire porcaio, ma vabbè), le fumetterie restano l'unica oasi per chi ama il fumetto, per chi ha la ragionevole speranza di trovare quello che cerca senza costringere la libreria di varia ad ordinarlo.

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  2. La strada mi pare quella, è questo non è l'unico segnale. In fumetteria ormai c'è troppo traffico, alle case editrici conviene poco puntare su queste.

    Meglio vendere in libreria o alle fiere.
    Ciao,


    Andrea

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La versione a fumetti di Harry è (c) di Daniel Clowes.