domenica 30 maggio 2010

Cloni, multiversi, drammi e ... ma che cavolo!

(c) erik larsen


Scusami.
Non posto da qualche giorno. Sono impegnato.
Sto leggendo l'ultimo anno di pubblicazioni di Savage Dragon, dove accade di tutto.
Ed Erik Larsen mi ricorda perché lo seguo da vent'anni. E perché avrei dovuto smettere dopo il primo numero!

In ogni caso, stai attento: Savage Dragon, l'originale, è un terribile imperatore, cade sulla Terra, in fiamme, perde la memoria, diventa un buono. E oggi, oggi tutto si capovolge. Perde la memoria degli ultimi 17 anni, e torna l'imperatore cattivo. Funziona come riassunto? Ti ho rovinato qualcosa? Non preoccuparti. Leggi il fumetto, non ci capirai nulla lo stesso, e lo amerai alla follia. Lo stesso.
Perché siamo all'estrema sintesi e fusione del concetto di eroe e anti-eroe in un'unica incarnazione.

Harry

9 commenti:

  1. larsen è uno tosto. anche se i suoi disegni mi hanno sempre dato fastidio. lo speciale di jason pearson era parecchio bello. harry cosa ne pensi della rivoluzione che ha portato kirkman alla image?

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  2. ma io non riesco mica a leggere queste cose qui... cioè, non riesco neanche ad aprirli, faccio male?

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  3. @ flaviano: in 2 parole. kirkman ha ricordato a tutti cosa vuol dire fare fumetto mainstream: fantasia, concept solidi, divertimento, colpi di scena e cambiamenti. qualcosa che fece la marvel agli inizi, che la rese vincente e che poi dimenticò troppo spesso.

    @senility: fai quel che devi! :)

    harry

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  4. Conosco Larsen da anni. Mi occupavo del catering sul set di uno spot della Levi's di cui era testimonial Liefeld. Rob era molto Easton-Ellis-style al tempo, al di là della suo musetto alla Matt Damon incontra Forrest Gump, e, come un personaggio di American Psyco, pretendeva ( nel senso di to pretend to ) di partecipare all'universo mondo come esperienza totalizzante quando non sgualciva il suoi jeans sapientemente scoloriti. Yuppie dannunziano. Non so rendo. Ad ogni modo, Rob rimase colpito dai miei involtini di verza in salsa di paprika indonesiana e mi chiese la ricetta. Restammo sempre in contatto e quando decise di affrancarsi dalla Casa delle Idee e di appoggiarsi alla Malibu, mi chiese se ero interessato a comperare uno spazio pubblicitario sul numero zero di Badrocker -albo uscito solo nel contesto di alcune conventions USA - che conteneva una ventina di pin up epiche montate x accennare alla storia di un clone mutante cyborg ninja di Jon Bon Jovi che combatteva contro il dispotico monarca bambino di una ucronia che poteva sfoggiare un potere quasi assoluto e la grinta del Boss.
    Il progetto mi piacque e se qualcuno ha una copia near mint del fascicolo ricorderà che dopo la splash page in cui Badrocker scopre che Spring-Teen è una sua versione alternativa ( con tanti saluti a Starlin ) è possibile contemplare la foto del mio carpaccio di barracuda con polpette panate di anguria fritta, ma sto divagando.
    Da allora frequento i ragazzi della Image ed Erik gioca nella bocciofila dietro il mio take- away. Ha potenza, ma non eleganza. Carica da sotto in su, con lo sguardo schietto, come il Lord Jim di Conrad. Non solo nelle bocce, ma anche nei comics.
    Peter David gioca spesso contro di noi - è un mattacchione ed alle semi-finali indossava una pinna verde come il ''suo'' Hulk ( ciclo di Liam Sharp )- ed ha cercato di suggerire ad Erik di guardare le cose di Jon Bogdanove,Mike Pariobeck e di Paul Grist oltre ai soliti Kirby e Ditko, ma Lars, quando vede un intellettuale, metaforicamente mette mano alla pistola. Kirbiesca, of course.
    Io non ci metto becco perchè il cartoonist furibondo arriva sempre al boccino, ma temo che Peter ''Mister Fixit '' David abbia ragione.
    Basterebbe poco perchè il segno di Lars arrivasse ad una nuova sintesi - ogni tanto evolve, ma impercettibilmente.
    Uno dei ragazzi della squadra di David - George ''Crisis '' Perez - ha fatto notare a Larson quanto ci guadagnasse Dragon con le matite di Pearson, ma Erik, per una volta, è stato all'altezza della situazione e non ha ridotto Perez in striscoline ( cosa che la camicia a fiori di Crisis avrebbe ampliamente giustificato ) ed ha risposto che alcuni degli artisti del n. 48 di Rat-Man erano ceselli + accurati di Ortolani, ma il vero Rat-Man è quello di Leo.
    Crisis si è rannicchiato in un angolo ed ha disegnato duecento personaggi sul fogliettino del punteggio.
    Devo confessare, comunque, che quanto ha detto Erik ha fatto breccia nel mio cuore di imprenditore ex nerd e sto lavorando ad uno one shot intitolato Lar-Zen: la storia di Katering ''Kate'' Peterson, la solita aliena precipitata sul ns pianeta da bambina, senza memoria del suo retaggio - di giorno assaggia i cloni mutanti dei mcnuggetts in un localaccio di La Jolla, di notte si collega attraverso il tempo e lo spazio con il fantasma del suo mentore, monarca bambino del pianeta Lar ( ultimate Lar-son ) e, seguendo le sue direttive, penetra le fabbriche clandestine di Nutella e sostituisce l'estratto di ramarro, altamente tossico e copyright di Palumbo, con sciroppo di menta.
    Sono sicuro che sarà un successo. Grazie Erik !

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  5. già, la cosa bella è come la casa editrice abbia accompagnato il tutto promuovento un sacco di nuove testate brillanti e di autori giovani come The Amazing Joy Buzzards, Aqua Leung o anche robe internazionali come la francese Lucha Libre. un esempio che nessuno ha seguito aimè...

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  6. Si vede già dalla faccia che si porta appresso,
    che Erik Larsen è uno dei pochi autori di fumetti
    che i fumetti li fa perchè si deve divertire.
    Kirkman è un altro.

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  7. @crepascolo: ammetto di aver capito credo il 50% di quello che hai scritto, ma il viaggio è stato appassionante! :)

    per il resto: non credo di aver ben capito cosa sia oggi la image, e se c'è un senso nella sua politica editoriale. ma è certo che è molto meno mainstream delle sue origini, e per questo molto più interessante. (io amo i fratelli luna, per es.)

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  8. crepascolo sai che giusto una settimana fa stavo facendo una ricerca nel web riguardo i fumetti su springsteen? (non chiedermi perchè) curioso comunque.
    Ancor più curioso il fatto che invece QUESTA settimana mi era venuta voglia di rileggere quel numero di ratman con varie storie scritte da altri autori ma mi veniva in mente sempre di notte, non ricordavo che numero fosse e non mi andava di stare a scorrerli tutti. Numero 48, preso e ora me lo rileggo.
    Il punto è, da dove mi stai spiando?

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  9. @Pog.
    Non sapevo ci fossero fumetti sul boss, grazie.
    Uno dei miei informatori mi ha detto, però, che Bloodsport/Bloodscream ( ha cambiato nome su reclamo della DC ), avversario di Wolverine nei primi numeri del suo mensile ( Claremont / J. Buscema ) è ispirato a Little Steven. La mia fonte sostiene anche che Daiken, il figlio di Logan, sia ispirato a Dj Francesco e che la Casa delle Idee stia studiando il modo di infilarlo in X-Factor. Peter David starebbe lavorando al concetto di un mutante dal look piratesco chiamato Morgan. Sempre secondo la mia prezzolata Gola Profonda, la miniserie in cui Daiken si unirebbe alla squadra si intitolerebbe ''Fourty-eight''. La trama:
    William The Pooh, un cacciatore di mutanti arrivato nella ns realtà da una dimensione fantasy dove gli orsi sono la specie dominante grazie al potere mesmerizzante delle loro voci e gli umani con il fattore X i loro schiavi, cattura Daiken e lo porta tra i suoi simili orsotti. Daiken è schiaffato in una voliera e costretto a cantare notte e dì. Il tempo passa e Ken-il-Falco, nom de plum con cui è conosciuti tra i suoi carcerieri, è quasi afono a furia di registrare demo ( ''anni senza fiato '' Pooh, ca 1973 ndr )quando una squadra mutante composta da Morgan, PogO the over-possum ( marsupialide antropomorfo e missing link tra l'uomo e il fanny animal ) e Born-to-Gun ( cocktail di Punisher e del figlio della signora Zerilli - tiratore e vocalist, spara mentre canta, sbagliando sempre la mira - alle spalle, soprannominato Zero Killing dai muties violenti e Zerilli Vanilli da quelli che non apprezzano il suo sound anni ottanta) lo salva e lo riporta nel Marvel Universe dove la solita epidemia apocalittica prevista dalla solita criptica profezia ha ridotto la popolazione mutante a 48 persone. E senza che Zerilli Vanilli iniziasse la sua pirocinetica ''I'm on fire ''!
    PogO propone di crescere e moltiplicarsi, accopiando i possessori di cromosoma ICS con le cosplayers delle Superchicche, idea che ha il suo fascino, ma difficilmente realizzabile perchè la San Diego Con è ancora lontana.
    Born-to-Gun suggerisce di aspettare che Ken-il-Falco, mutato da anni in gabbia, faccia le uova, ma la cosa è bollata come citazione di cattivo gusto di un vecchio Ratman contro il Punitore ( Wiz -Marvel Italia ) e non se ne fa nulla.
    Morgan, corsaro e sciamano, crede che la razza mutante possa salvarsi o attraverso l'assunzione di sostanze chimiche - un po' come aveva fatto Hank Mc Coy quando si trasformò in una Bestia ipertricotica - o attraverso la fede in un intervento divino ( costante preghiera a San Remo ).
    Daiken/Ken/Dj Francesco convince i suoi pards ad imbarcare gli altri 44 Homines Superiores alla volta di un'isola misteriosa dove potranno studiare un modo di sopravvivere. Purtroppo Dj Ken non legge le storie del suo papi e fa rotta per Krakoa l'isola vivente ( Giant-Size X-Men n.1 - Claremont/Cockrum ). Testi di Clarence Clemons, disegni di Leo Ortolani. Non vedo l'ora di leggerla.

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