martedì 13 ottobre 2009

Grandi progetti



Chissà, immagiono Antonio Serra in febbrile attesa dei riscontri sul suo Greystorm, mentre incrocia le dita sui risultati di vendita, che arriveranno solo più avanti.
Immagino un autore come lui che ha voglia di giocare con il fumetto in modo... "antico" o "tradizionale" o "..." (la parola che preferite), che attende sapendo che i giochi sono ormai fatti, che le sceneggiatura sono in mano ai disegnatori, che la maggior parte di essi è già in fase avanzata di lavorazione. Forse, quando il verdetto dei lettori al termine della miniserie sarà definitivo Serra avrà già scordato l'investimento di tempo, creativo e professionale di Greystorm. O al contrario gli autori rimangono attaccati a queste cose? Non so. Immagino dipenda dal singolo autore.
A Serra piace restare attaccato?

Di Greystorm, terminato il primo numero, ricordo una grossa ala di pipistrello spezzata.

Harry.

4 commenti:

  1. Insomma ne ho dedotto che non ti è piaciuto affatto?

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  2. no, non è che non mi è piaciuto.
    però, ecco, descriverei il primo numero di greystorm con un aggettivo preciso:

    refrattario.

    harry

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  3. Ma si tratta davvero di un fumetto Bonelli? No, perchè è difficile immaginare un fumetto così brutto, scritto male e disegnato peggio, attribuito alla Bonelli.
    No, deve trattarsi di un errore. Di solito, la Bonelli non produce cose così brutte.
    Per fortuna che è una miniserie!

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  4. io non l'ho trovato così brutto.
    tutt'altro. ma ne riparlerò.

    harry

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