mercoledì 9 settembre 2009

Storie in viaggio

Io sono un autore e voglio un pretesto per raccontare delle storie... di viaggio. Perché ce le ho lì, nella mia testa, e penso possano essere buone storie da raccontare.

Mi invento il pretesto, ovvero un misterioso incidente e delle strane nubi luminose nel cielo.
I miei lettori sanno che qualcosa di misterioso c'è e verrà svelato, che è un filo rosso che tiene insieme la serie, ma è anche un ottimo modo per me di raccontare altro, storie di vita diverse.
In questo modo, visto che ho un committente (un editore) e un target (i lettori “bonellidi”) si salva il concetto di miniserie (prima o poi una fine e una spiegazione arriverà), si salva il mio bisogno di raccontare storie (e sono buone storie, ve lo garantisco, cucino con gusto, come non facevo da tempo), si salva il bisogno dell'editore di non avere una miniserie troppo vincolata dalla continuity.

Peccato che, per un po' di lettori condizionati da altre forme di fumetti, il pretesto mi si ritorce contro e diventa un'aspettativa costantemente irrisolta, tanto da far perdere il gusto, a questi lettori condizionati, del succo che le storie hanno.

Siamo sempre lì, nel mondo del fumetto, dove non è pensabile lasciarsi coinvolgere dal solo piacere della narrazione. Il formato, la forma, il genere, i condizionamenti derivanti da altri stili, abitudini, modelli sono troppo forti. Perché? Perché il fumetto non ha ancora una sua dignità di mezzo espressivo maturo e riconosciuto. Ma è un giochino per appassionati.
Eppure io, autore maturo, continuo a muovermi sulla strada. Alla fine si tireranno le somme.

Harry

p.s. per il lettore: Caravan 4 di Medda e Maresta è un piccolo gioiello, con una piccola storia nella storia commuovente e ottimamente narrata. Ogni cosa è al suo posto e coinvolge passo dopo passo. Spicca la capacità di Medda di raccontare la voce delle generazioni che passano e del tempo che tutto scompagina. Con storie così, non solo questa mini-serie diventa imprescindibile, ma si caratterizza come originale e unica nel panorama del fumetto seriale.

uno dei momenti più intensi del quarto numero di caravan
(disegni di werner maresta)

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La versione a fumetti di Harry è (c) di Daniel Clowes.