venerdì 11 febbraio 2011

X-9, ancora su Al Williamson



Tempo fa ricordavo Al Williamson, in occasione della sua scomparsa, parlando del suo lavoro di inchiostrazione fatto sulle matite di John Romita JR nelle storie di Daredevil scritte da Ann Nocenti (e Frank Miller). Sono passati decenni lunghissimi. Ma prima ancora di specializzarsi nell’inchiostrazione, causa anche la sua lentezza nella realizzazione di tavole complete, per molti anni ha collaborato con Archie Goodwin (altro autore ed editor imprescindibile della storia del fumetto popolare statunitense) a una striscia giornaliera, X-9, un agente segreto di stampo classico inventato dalla strana coppia Dashiell Hammett e Alex Raymond negli anni '30. Nella seconda metà degli anni '60 fu chiesto a Goodwin e Williamson di tentare un rilancio del personaggio, un rilancio che ebbe grande successo e proseguì con gli stessi autori fino al 1980.
Le tavole di Williamson sono ancora oggi piene di intelligenza, di gusto e di senso del ritmo della narrazione. Sono una scuola, per quel che mi riguarda, sul fumetto d’avventura extra-supereroi. Un impianto solido per un personaggio semplice e ben connotato, attraverso sui scatenarsi in ogni possibile variazione sul tema spionistico e giallo. Le tavole che riporto sono del 1966, Goodwin sperimentava nel solco della tradizione, muovendo le sceneggiature da una striscia all’altra in modo fluido e naturale. Ma è Williamson che è semplicemente perfetto. In questi esempi non ha ancora raggiunto la sua piena sintesi artistica, cosa che maturerà con l’esperienza e per necessità produttive, e sono ancora evidenti tutti i grandi maestri realistici a cui fa riferimento. Eppure si legge già una chiarezza di intenti e di espressione che è puro talento visivo. Nulla sopra le righe, nulla tirato via, nulla lasciato al caso. Cura e intelligenza, insomma,  per un prodotto che più seriale non si può. Come dimostra questo classico inseguimento automobilistico.

Harry
(perdonate le scansioni imprecise, ma le tavole sono in formato molto grande e il mio scanner è in formato molto piccolo)








tavole di al williamson e archie goodwin

3 commenti:

  1. Probalminte anche il mitico Stefano Tamburini rimase colpito da queste tavole,
    Infatti le usò per "Snake Agent".

    RispondiElimina
  2. no, Pulp master, Tamburo manipolò con la fotocopiatrice le tavole dell'Agente X-9 disegnate da Mel Graff, prendendole da un'edizione di Camillo Conti.

    RispondiElimina
  3. bravo Mickey Mouser: Tamburo vampirizzò Mel Graff che avevanop tutti gli elementi che gli opccorrevano ( primi piani e piani americani ed in generale una ''camera fissa '').
    Non che Al fosse il Gene Colan delle strisce sindacate, ma si notano almeno due operatori e un direttire delle luci che Graff aveva scelto di non ingggiare.
    Per quello che può valere, consiglio a chi ama la deriva Graff le strisce di Roy Crane e a chi preferisce seguire la direzione Williamson le strisce di oo7 del mitico Horak.

    RispondiElimina



Tutti i testi di questo blog sono (c) di Harry Naybors, salvo dove diversamente indicato.
Puoi diffonderli a tuo piacere ma esplicitando sempre l'autore e/o la fonte.

La versione a fumetti di Harry è (c) di Daniel Clowes.