Sto sviluppando una riflessione in più parti su una cosa che chiamo “formalismo”, che si intreccerà con l’approccio “costruttivista” alla lettura di un fumetto (di cui ho già accennato qui) per poi arrivare a parlare di Taniguchi, con una parentesi sull'impossibilità della critica oggettiva. Lo anticipo, per paura di perdere il filo, e per richiedere un po’ di pazienza.
In ogni caso, nulla di particolarmente interessante.
A breve, inoltre, un salto agli inizi degli anni '60 tra le strisce di Sam's Strip.
Harry
In ogni caso, nulla di particolarmente interessante.
A breve, inoltre, un salto agli inizi degli anni '60 tra le strisce di Sam's Strip.
Harry
Data l'impossibilità di una critica oggettiva, qualcuno potrebbe trovarlo interessante. ;)
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