C'è un sottotesto pseudo-SF che, più che richiamare a una cultura romanzesca o narrativa, si rifà all'immaginario videoludico. In questo scenario può succedere ogni cosa e, spesso, non accade nulla. Bryan Lee O'Malley trova così un strano, sbilenco ma efficace equilibrio tra minimalismo e fumetto di genere. Non sembrava possibile, prima di leggerlo.
Harry
(continua)
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